domenica 20 > mercoledì 23 giugno


Standards

PARENTESI
ciò che è prossimo non coincide

Erro: mi è venuta la parola. Essa parla di un po’ di tutto, come tutte le parole. Di “un modo di camminare, di andare”, dice il dizionario, della “velocità acquisita da una nave su cui non agisce più il propulsore” e anche “di orme di un animale”. Parola molto ricca, come si può vedere, che parla di andatura, di mare e di animale, e che nasconde ben altri echi: “errare: – allontanarsi dalla verità… andare su e giù, a caso, all’avventura”. J.-J.Rousseau lo dice: “viaggiare per viaggiare, significa errare, essere vagabondo”. Ma anche “manifestarsi qua e là, e fuggevolmente, su diversi oggetti, sorridere a fior di labbra”.
(F. Deligny, Œuvres)

Parentesi parte dall’utilizzo di una tecnologia audio abusata -il microfono binaurale- per generare un’esperienza di deragliamento della percezione: un ‘aumento’ che, attraverso lo sfasamento, ricentra il piano abituale dello spazio uditivo. Da dove arriva quel suono? La testa e le orecchie -ossa e carne- riflettono i suoni un attimo prima che cadano nei canali uditivi fornendo indizi utili a capirne la provenienza. In Parentesi Standards conduce attraverso questi microfoni l’ascolto in cuffia di chi avrà voglia di provare l’esperienza. A pochi metri di distanza, uniti solo da un cavo, quattro orecchie abitano lo stesso luogo creando una parentesi percettiva all’interno della quale muoversi insieme: chi sta dietro osserva e ascolta tutto quello che accade poco più avanti. Vedo i tuoi gesti, ne faccio di simili ma sento i tuoi passi, ascolto tutto ciò che incontri, che è lo stesso che incontro anche io, ma in leggero anticipo o ritardo. Dentro questa parentesi, che potrebbe sembrare una diminuzione isolata del reale, nello sfasamento tra il fare, il vedere e il sentire, nasce un rituale di avvicinamento, di ascolto e di osservazione che trova il suo senso profondo in una prossimità non coincidente.

Istruzioni:

Avvicinati al performer.
Siete a pochi metri di distanza.
Tu senti, la performer ascolta.
Osserva.
Abitiamo lo stesso spazio.

Standards è un progetto collettivo e uno spazio flessibile dedicato alla ricerca sonora, musicale e performativa, situato nel quartiere Dergano a Milano. La sala principale ospita Cavo, una installazione lignea site-specific che agisce sull’acustica e sull’estetica dello spazio, concepita come una practice-based research. Come piattaforma e catalizzatore per la sperimentazione artistica, Standards incoraggia prospettive molteplici, con l’obiettivo di veicolare relazioni e ampliare le possibilità di ascolto, in particolare delle culture sonore. Dal 2015 Standards ospita un programma diversificato di performance dal vivo, concerti, talk, mostre, workshop, residenze d’artista, produzioni originali, seminari, installazioni, pubblicazioni indipendenti e presentazioni. Standards si assume la responsabilità della natura indipendente delle proprie iniziative nel cercare di creare le condizioni affinché si possano realizzare progetti culturali nel rispetto delle comunità, della qualità della ricerca, dell’inclusività e delle differenze e sostenendo la libera espressione e circolazione delle idee. Standards è un’organizzazione no profit che si sostiene attraverso la partecipazione diretta del pubblico e con attività di fundraising. Standards è attualmente animato da Attila Faravelli, Enrico Gilardi, Michele Lori, Gaia Martino, Roberta Pagani e Nicola Ratti, che ha aperto lo spazio insieme ad Alberto Boccardi.  www.standardstudio.it

Attila Faravelli è un sound artist e musicista elettro-acustico, approccia il suono in termini di fenomeno materiale e relazionale. Con la sua pratica esplora infatti le relazioni che intercorrono tra suono, spazio e corpo. È fondatore e curatore di Aural Tools, una serie di oggetti sonori semplici, il cui scopo è documentare il lavoro di alcuni musicisti non attraverso la pubblicazione di dischi (cd, cassette o vinili) ma indagando modi e processi specifici (materiali e concettuali) attraverso cui produrre suono. È parte del progetto collettivo Standards.  www.attilafaravelli.tumblr.com

Enrico Gilardi è organizzatore e promotore di eventi musicali e multi-linguaggio, le esperienze più significative sono legate al progetto S/V/N/ Savana nelle sue multiformi manifestazioni (tra cui il festival MASH) ed è parte del progetto collettivo Standards.

Michele Lori si occupa di musica sperimentale e forme partecipate legate al suono, ha partecipato a diverse realtà milanesi e non, attualmente collabora con gli artisti dell’etichetta Morphine, il progetto Lorem di Francesco D’Abbraccio ed è parte del progetto collettivo Standards.

Roberta Pagani si occupa di sperimentare pratiche di progettazione, curatela e promozione dei linguaggi artistici contemporanei, come la ricerca www.SS36.it. È docente di Storia dell’Arte Contemporanea allo IAAD (Torino-Bologna) ed è parte del progetto collettivo Standards.

Nicola Ratti è musicista poliedrico e sound designer attivo da anni in diversi ambiti sperimentali. La sua produzione sonora crea sistemi che prendono forma dalla ripetizione e dalla dilatazione, con particolare attenzione alla costruzione di ambienti che gravitano in relazione allo spazio e all’architettura che abitiamo e mettendo in bilico gli orientamenti emotivi e percettivi ai quali siamo abituati. È parte del progetto collettivo Standards.  www.nicolaratti.com


di e con Attila Faravelli, Nicola Ratti, Michele Lori, Roberta Pagani, Enrico Gilardi
produzione Standards, Xing/Live Arts Week