venerdì 25 > sabato 26 giugno
Sara Manente/Marcos Simoes/Gitte Hendrikx/Christophe Albertijn
Molding I
Molding II
Molding significa formatura e modellatura, operazione ed effetto. Molding è anche dare forma a una modanatura, l’elemento sagomato di una membratura architettonica: una superficie sensibile alla luce generata dal movimento del suo profilo. Marcos Simoes, Gitte Hendrikx e Christophe Albertijn, colleghi complici di studio e ricreazione di Sara Manente, solcheranno il paesaggio azionando gesti di bassa e alta intensità, sfilando con la loro moda. Introducono in questo modo una riflessione sul fatto che i movimenti di dare e prendere forma avvengono simultaneamente, lasciandosi informare da spazi ed eventi. Come apparizioni che prefigurano una creazione a venire senza guardare al futuro.
Sara Manente lavora come coreografa, performer, danzatrice e ricercatrice a Bruxelles. I suoi progetti si sviluppano attraverso ricerche ibride e pubblicazioni performative: pezzi coreografici, film, testi, eventi, installazioni, happenings, workshops, esperienze telepatiche. Dopo gli studi di Semiotica, Linguistica e Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna, di Drammaturgia della Danza all’Università di Anversa, e un post-master in Performing Arts al a.pass/Advanced Performance Training di Anversa, a distanza di 10 anni è tornata a far parte del Centro di ricerca a.pass/Cycle 1 come mentore. Attiva come autrice dal 2004, ha lavorato a progetti propri e con gli artisti dell’organizzazione no-profit Cabra, che ha co-fondato. Da sempre interessata al rapporto tra danza e linguaggio, le sue ricerche attuali riguardano l’estetica e l’etica all’intersezione tra arti dal vivo e colture viventi (live arts and live cultures): tecniche di fermentazione, chimerizzazione e (auto)immunità. “Nel mio lavoro c’è spesso la preoccupazione di espandere il momento prima di nominare o categorizzare. Una sorta di sospensione in uno stato di sensazioni, paradossi e possibilità. In questa sospensione succede qualcosa al corpo”.
www.saramanente.weebly.com
Marcos Simões, coreografico e performer portoghese, vive a Bruxelles. Dopo aver studiato arte e ingegneria civile a Lisbona, ha frequentato la SNDO School for new dance development ad Amsterdam e il programma di danza contemporanea all’Università di Arti di Altea, in Spagna, dove ha iniziato a creare il proprio lavoro artistico a partire dal 2002. Nel 2009 ha conseguito un post-master in Performing Arts ad Anversa, dove ha presentato diversi lavori sul concetto di Corpo che Ride. È uno dei membri fondatori del collettivo di artisti Cabra VZW. Partendo da un’idea di corpo come materia su cui lavorare, utilizza diversi medium (disegno, video, immagini, tessuti, oggetti) come strumenti per attivare la riflessione e i processi. Per lui, le relazioni sono una strategia per svelare ciò che esiste tra le cose, per aprire varchi e significati di cui non abbiamo il controllo.
Christophe Albertijn, chitarrista, ingegnere del suono, produttore e compositore belga. Lavora in diversi ambiti: musica elettroacustica, danza contemporanea, performance, cinema, pop-music, arti visive, free impro, musica classica. Ha studiato composizione di musica elettronica e elettro-acustica e cinema documentario. Ha elaborato sound-design, composto e performato con coreografi, film-makers e artisti visivi. Nel 2020 ha fondato l’etichetta discografica HUIS che documenta la relazione sono-spaziale tra architettura e musicisti, collaborando con architetti, teorici e sviluppatori.
http://christophealbertijn.weebly.com/ https://huis.bandcamp.com/
Gitte Hendrikx è una coreografa e performer belga basata a Bruxelles, la cui pratica oscilla tra teatro espanso e arti visive e plastiche. Ha studiato Arte in Olanda presso la KABK e conseguito un Master allo HEAD di Ginevra e un Master in Coreografia e Performance allo ISAC di Bruxelles. Partendo dalla decostruzione e dalla combinazione di un ampio spettro di movimenti quotidiani, suoni, concetti, storie inventate e idee folli, le sue creazioni sono un ibrido misterioso di narrazioni ‘perdute’ e sviluppano linguaggi latenti. Attualmente lavora come performer per Sara Manente, Liesbet Hermans e Shankar Lestréhan. http://gittehendrikx.be
grazie a kcBuda, WPZimmer e Hiros vzw