mercoledì 23 > domenica 27 giugno


Roberta Mosca

It

It (riformance) è il luogo di mezzo, include chi osserva, chi è in ascolto e l’invisibile.
È sia dentro che fuori. Può iniziare da qualunque punto.
È spaziale e si si snoda in più dimensioni, non è un oggetto. Può non essere in un luogo.
Esiste nelle potenzialità, dove mancano le azioni premeditate, non è possibile girargli attorno.
Include  le singolarità divergenti  e il divenire collettivo. È incontrollabile.
Ciò che accade o non accade in It hanno lo stesso valore.
Conta sul vuoto e su strumenti parlati, cenni, resistenze che partono dal buio.
E dal buio emergono relazioni più o meno visibili che vengono continuamente modificate da chi c’è, purché lo sguardo si mantenga sulla totalità e contemporaneamente sul dettaglio.
I tempi, i suoni e gli strumenti artificiali sono di contrappunto alla vastità e di sostegno alla specificità di movimenti impercettibili e vertiginosi.
Una coperta delimita lo spazio e ne mette gentilmente in discussione le dimensioni, c’è un costante riposizionamento di prospettive e di ruoli e l’uso di un dispositivo linguistico su carta come strumento di intonazione sensoriale (makesense).

Roberta Mosca dance artist, performer e coach, ha una formazione di danza fondamentalmente classica, con studi alla Scala e all’Accademia di Stoccarda. Ha lavorato in varie compagnie in Italia e all’estero. Dal 2000 è stata interprete e coreografa del Ballet Frankfurt e della The Forsythe Company. Ha inoltre collaborato con vari artisti e formazioni di danza tra cui MAMAZA, mk, Laurent Chétouane, Chris Newman, espz, Yannis Mandafounis, Fabrice Mazliah, Martin Schick, Canedicoda, KLm. Nel 2016 è tra i fondatori di HOOD, collettivo formato da artisti che hanno lavorato insieme per molti anni nella The Forsythe Company: un progetto che esplora nuovi modelli per instillare l’arte nella società. Dal 2003 ha curato tra le montagne di Biella in Valle Cervo, insieme a Cora Bos Kroese, Biarteca festival interdisciplinare. Nel 2015, sempre in Valle Cervo, ha aperto lo spazio indipendente AUTOBAHN – WILLIAM WILLHELM CAFFEE – DALLAS. Il suo lavoro è stato presentato in festival e teatri internazionali.


di e con Roberta Mosca
dispositivo linguistico makesense di Gabriel Beck
produzione Xing/Live Arts Week